Gusti dalla robiola di Roccaverano alla fragola di Tortona e il Ramassin della val Bronda, dal cioccolato Chontalpa al Montebore, prelibato formaggio plurisecolare che rischia di scomparire. Nella capitale dell’enogastronomia, tra vini pregiati e preziosi tartufi bianchi, arriva anche il gelato di Alberto Marchetti.

Aprirà nel «cuore» di via Maestra, al civico 17/D, la nuova gelateria del maestro torinese che vanta tre coni Gambero Rosso e che punti vendita a Torino (tre), Milano e Alassio, è un punto di riferimento per i golosi.

Da sempre vicino al mondo Slow Food, Marchetti ha fatto della professione di gelatiere una vera missione con l’obiettivo di offrire «un gelato fresco, semplice e buono» fatto solo con ingredienti di prima qualità, ricercati, tipici, biologici o rari, provenienti da piccoli produttori selezionati e scelti personalmente con un occhio di riguardo verso la salvaguardia e la valorizzazione dei prodotti dei Presìdi.

Proprio dalla collaborazione con il movimento della chiocciola, sono nati tutti i gelati più particolari, fra i quali il Farina Bona, il Bonet e il Cioccolato Extra senza latte. Autore anche del «gelato molecolare» realizzato per la celebre catena americana «Starbucks», Marchetti farà della sua nuova gelateria di Alba «una piccola «chicca», dove, nel laboratorio a vista, «il gelato viene lavorato e mantecato ogni giorno per offrire ai turisti e agli albesi un prodotto sempre fresco, cremoso e buonissimo».